Cinque anni una vita

Fin dove può arrivare, per una bambina, la capacità di sopportazione, di superare dolori atroci? In ogni caso l’importante è crederci, credere che sia possibile – malgrado cinque anni di maltrattamenti  sici e psicologici di ogni tipo – rinascere e sviluppare la propria personalità. E la scrittura testimonia che questa è una strada praticabile. Una scrittura, quella di questo libro, attraverso la quale l’autrice mostra il punto di vista della piccola nell’istituto in cui è rinchiusa e maltrattata, ma con il distacco della donna adulta, che uell’esperienza ha a rontato a viso aperto. E così, alla crudezza dei fatti raccontati, fa da contrappunto una prosa dal ritmo e dagli accenti poetici, che scorre veloce, limpida e vera, lungo una parabola che si chiude con l’adozione della piccola. Ma quei cinque anni, il suo legame con la Rossa, la loro condivisione del dolore, resteranno pietre miliari della sua esistenza. E la forza interiore di questo racconto ha anche il coraggio della denuncia, per quanto l’identità delle suore che si sono macchiate dei reati descritti, al centro di un mondo becero e senza luce, resterà forse per sempre ignota, loro impunite. Un invito a ri ettere, in un momento in cui la Chiesa è sempre più tristemente associata a misfatti compiuti nei confronti dei bambini.